sabato, novembre 11, 2006

Analisi Tecnica della GARA

E' la MARATONA che tutti sognano, la MARATONA della gioia, la MARATONA della sofferenza, la MARATONA delle maratone. Si corre tra due ali di folla, fantastico, senza parole, le miglia che passano, l'arrivo, l'apoteosi finale.
E' la MARATONA di tutti, amatori, professionisti, campioni, tutti a confrontarsi, tutti a temerla.
E' la MARATONA dove le difficoltà del percorso, continui sali e scendi, e il vento possono rendere la gara ancora più dura, è la MARATONA dove l'improvvisazione è sicuro una carta da non giocare perchè alla fine il conto sarà salatissimo.
La differenza la fa chi riesce (tra i campioni) ad avere il coraggio, nel momento giusto e con un pizzico di fortuna, ad usare quelle poche energie rimaste per avvantaggiarsi di quel poco che basta per vincere la gara, anche questo anno il distacco tra i primi è stato minimo.
La mia gara, la mia MARATONA l’ho vissuta con il sogno di poter fare il grande risultato, anzi meglio di quello che ho fatto (non posso lamentarmi), non tutto è andato come doveva andare, aver corso 14 miglia da solo con vento contro non è il massimo, sicuramente tutto ciò ha condizionato il risultato finale. Solo nelle ultime 3-4 miglia sono riuscito a reagire finendo in crescendo e in forte recupero sugli altri.
Il tempo finale di 2h34’26’’ mi ha consentito di giungere 75-imo uomini e 20-imo degli italiani al traguardo.
Comunque è già tempo di rivincite, almeno per quanto riguarda la prestazione cronometrica, Domenica 26 sarò ai nastri di partenza della “Firenze Marathon” dove sono previsti 7500 atleti.Sicuramente un’occasione d’oro per abbassare il primato stagionale, sarebbe un giusto premio a conclusione di 3 duri mesi di preparazione e di sacrificio.
GB