NewYork: Riflessione Personale
NewYork città dei grattacieli, NewYork città degli affari, Newyork città multirazziale, NewYork città del benessere, NewYork città della libertà, NewYork da prendere come modello, NewYork semplicemente perfetta, rispettosa della gente, della cultura e dell’ambiente nonostante i 10 milioni di abitanti.
E’ una, come dire, macchina perfetta anzi organizzazione perfetta dove anche il turista ospite per un tempo breve, come nel caso dei maratoneti, si integra immediatamente alla perfezione già dopo aver varcato la “porta” dei controlli.
Nulla da eccepire, una cosa è certa noi possiamo solo sognare certe cose, siamo il Paese del ci provo, del siamo tutti d’accordo, ma ognuno va per la propria strada, siamo il bel Paese ma con la b minuscola, siamo il paese delle barzellette, delle promesse, della tolleranza zero, della rassegnazione.
Lo so che molti non saranno d’accordo con me, ma la verità alcune volte fa male specialmente quando ti accorgi che basta poco per essere “gente normale”, fuori delle mura di casa tutti rispettosi, tutti ligi alle regole, tutti attenti a quello che ci circonda, tutti presi a non farsi sfuggire niente, a immortalare qualsiasi cosa come se fosse marziana o come si dice “un’americanata”.
Le “americanate” sono solo una parte del loro vivere, ma di sicuro le “italianate”, scusate il termine, sono all’ordine del giorno.
Questa seconda esperienza dopo quella del 2002, spero che non sia l’ultima, è stata senza dubbia entusiasmante, frenetica, vissuta intensamente.
Sicuramente devo ringrazio lo SPONSOR (Deloitte Outsourcing) che mi ha permesso di vivere questa esperienza, i familiari e tutti gli amici che con il loro supporto mi hanno sostenuto nella preparazione e nei periodi difficili.
Rimane la gioia, il sorriso, la contentezza, la soddisfazione di aver partecipato ad un evento unico.
Si torna a casa, più ricchi culturalmente (non economicamente !!!), con nuove amicizie fatte, con buoni propositi, con la voglia di mettere a disposizione la propria esperienza per invogliare l’amico/a ad iniziare a correre.
E’ una, come dire, macchina perfetta anzi organizzazione perfetta dove anche il turista ospite per un tempo breve, come nel caso dei maratoneti, si integra immediatamente alla perfezione già dopo aver varcato la “porta” dei controlli.
Nulla da eccepire, una cosa è certa noi possiamo solo sognare certe cose, siamo il Paese del ci provo, del siamo tutti d’accordo, ma ognuno va per la propria strada, siamo il bel Paese ma con la b minuscola, siamo il paese delle barzellette, delle promesse, della tolleranza zero, della rassegnazione.
Lo so che molti non saranno d’accordo con me, ma la verità alcune volte fa male specialmente quando ti accorgi che basta poco per essere “gente normale”, fuori delle mura di casa tutti rispettosi, tutti ligi alle regole, tutti attenti a quello che ci circonda, tutti presi a non farsi sfuggire niente, a immortalare qualsiasi cosa come se fosse marziana o come si dice “un’americanata”.
Le “americanate” sono solo una parte del loro vivere, ma di sicuro le “italianate”, scusate il termine, sono all’ordine del giorno.
Questa seconda esperienza dopo quella del 2002, spero che non sia l’ultima, è stata senza dubbia entusiasmante, frenetica, vissuta intensamente.
Sicuramente devo ringrazio lo SPONSOR (Deloitte Outsourcing) che mi ha permesso di vivere questa esperienza, i familiari e tutti gli amici che con il loro supporto mi hanno sostenuto nella preparazione e nei periodi difficili.
Rimane la gioia, il sorriso, la contentezza, la soddisfazione di aver partecipato ad un evento unico.
Si torna a casa, più ricchi culturalmente (non economicamente !!!), con nuove amicizie fatte, con buoni propositi, con la voglia di mettere a disposizione la propria esperienza per invogliare l’amico/a ad iniziare a correre.
Grazie a tutti
GB
posted by gaudia @ 11/10/2006 04:35:00 PM
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